Possiamo definire “radioprotezione” l’insieme delle misure e delle procedure messe in atto per proteggere gli esseri umani e l’ambiente dai rischi delle radiazioni ionizzanti, ossia le radiazioni che possono rimuovere elettroni dagli atomi, formando ioni.
Le radiazioni ionizzanti possono avere effetti dannosi sulla salute umana. A breve termine, le radiazioni ionizzanti possono causare danni ai tessuti, come ustioni, nausea e vomito. A lungo termine, le radiazioni ionizzanti possono aumentare il rischio di sviluppare tumori, malattie cardiovascolari e malattie genetiche.
![vena con piastrine che non passano a causa della malattia cardiovascolare](https://www.atlaservices.it/wp-content/uploads/2023/11/malattie-cardiovascolari.jpg)
Ecco perché la radioprotezione è fondamentale in tutti i contesti in cui si fa uso di tecnologie a base di radiazioni ionizzanti. E ce ne sono sempre di più.
Alla base del concetto di radioprotezione troviamo tre principi fondamentali a cui fare riferimento: giustificazione, ottimizzazione, limitazione della dose.
Principio di giustificazione
Secondo il principio di giustificazione, l’esposizione alle radiazioni ionizzanti viene accettata solo qualora i benefici che ne derivano superano gli effetti negativi che esse, statisticamente, possono causare.
In altre parole: le radiazioni si usano se il gioco vale la candela. Ad esempio, l’esposizione alle radiazioni nell’ambito medico è giustificata perché consente di diagnosticare e curare le malattie. Tuttavia, l’esposizione alle radiazioni nell’ambito industriale o di ricerca deve essere giustificata caso per caso, valutando i benefici e i rischi potenziali.
Secondo questo principio l’impiego di tecnologie a radiazioni si basa sui seguenti fattori:
- benefici previsti;
- rischi potenziali;
- possibili alternative alle pratiche che comportano l’esposizione alle radiazioni.
Se i benefici previsti dell’esposizione alle radiazioni sono superiori ai rischi potenziali e non esistono alternative praticabili, l’uso di radiazioni può essere giustificato. In questo modo, l’esposizione alle radiazioni è limitata a quanto strettamente necessario.
Principio di ottimizzazione
Una volta che l’esposizione alle radiazioni è giustificata, deve essere ottimizzata: è quindi necessario adottare tutte le misure possibili per ridurre l’esposizione al minimo.
Questo principio va applicato in tutti i settori: nell’ambito medico, il principio di ottimizzazione si applica agli esami e ai trattamenti radiodiagnostici, in cui prevede l’utilizzo delle apparecchiature e tecniche più avanzate per ridurre al minimo la dose di radiazioni ricevuta dai pazienti.
In ambito industriale, l’ottimizzazione riguarda tutte le attività che comportano l’esposizione dei lavoratori alle radiazioni, e che richiedono quindi misure di sicurezza specifiche, come l’utilizzo di DPI, l’adozione di procedure più sicure e la pianificazione di programmi di formazione del personale.
![corso di radioprotezione in cui vengono spiegati i principi fondamentali di radioprotezione](https://www.atlaservices.it/wp-content/uploads/2023/11/PXL_20230803_114724906-2-1-1024x771.jpg)
Leggi anche “Radioprotezione medica: domande e risposte”
Principio di limitazione della dose
Il terzo principio fondamentale di radioprotezione prevede il rispetto rigoroso dei limiti prescritti per le dosi di radiazioni ionizzanti, che si misurano in sievert (Sv) e possono variare a seconda della persona interessata. In ogni caso, i limiti sono fissati in modo da garantire che l’esposizione alle radiazioni naturali e artificiali non comporti un aumento significativo del rischio di sviluppare tumori o altre malattie.
Limiti di dose per la popolazione
In Italia, i limiti di dose per la popolazione generale sono i seguenti:
- dose efficace: 1 mSv/anno
- dose equivalente per il cristallino: 15 mSv/anno
- dose equivalente per la pelle: 50 mSv/anno
Limiti di dose per i lavoratori esposti alle radiazioni
I limiti di dose per i lavoratori esposti alle radiazioni sono i seguenti:
- dose efficace: 20 mSv/anno
- dose equivalente per il cristallino: 15 mSv/anno
- dose equivalente per la pelle: 50 mSv/anno
![esperto di radioprotezione per radiazioni ionizzanti](https://www.atlaservices.it/wp-content/uploads/2023/07/Formazione-strisce-di-terra-1-1024x771.jpg)
Limiti di dose per i pazienti sottoposti a esami o trattamenti radiodiagnostici
Ecco alcuni esempi di limiti di dose per esami radiodiagnostici comuni:
- Radiografia del torace: 0,2 mSv
- Mammografia: 0,4 mSv
- TC del torace: 5 mSv
- TC dell’addome: 10 mSv
- RM del cervello: 2 mSv
È importante tenere presente che, in ambito medico, può essere necessario superare i limiti di dose per ottenere il risultato diagnostico o terapeutico desiderato. In questi casi, è necessario valutare attentamente i benefici e i rischi dell’esposizione alle radiazioni.
Vuoi maggiori informazioni sui sistemi di radioprotezione?
Contattaci all’indirizzo [email protected]
Chiamaci al numero +39 3397913985