Il concetto di dosimetria occupazionale include tutte le procedure e le tecnologie che hanno come obiettivo la misurazione dell’esposizione alle radiazioni ionizzanti sul posto di lavoro. Parliamo quindi di personale medico, tecnici nucleari e specialisti addetti alle radiografie industriali.
La ragione è facilmente intuibile: le radiazioni ionizzanti, seppur utili in diversi settori industriali e medici, possono essere dannose per la salute. L’esposizione prolungata o ad alte dosi può causare gravi effetti come cancro, danni al sistema nervoso o problemi di fertilità: di conseguenza, la dosimetria consente di valutare i rischi e di attivare eventuali misure di protezione.
Nello specifico, la dosimetria permette di rilevare tipologia e dose di radiazione, come anche il tempo di esposizione.
Dosimetria nei posti di lavoro: supporti tecnologici e sorveglianza
La dosimetria occupazionale è un sistema di monitoraggio che si basa sull’utilizzo di dosimetri, strumenti in grado di misurare la dose di radiazione assorbita da un individuo.
Esistono diverse tipologie di dosimetri, ognuna con caratteristiche specifiche:
- Dosimetri passivi: sono i più comuni e misurano la dose di radiazione accumulata durante un periodo di tempo (es. mensile, trimestrale).
- Dosimetri attivi: forniscono una misurazione in tempo reale della dose di radiazione e sono utilizzati in situazioni di rischio elevato.
- Dosimetri elettronici: offrono la possibilità di archiviare e trasmettere i dati dosimetrici per una successiva analisi.
Per garantire la sicurezza delle persone coinvolte, i supporti tecnologici devono tuttavia essere affiancati da un programma di sorveglianza fisica e medica, comprensivo di controlli ed esami periodici per verificare l’idoneità del lavoratore.
Dosimetria e misure tecniche di protezione del personale
La dosimetria si configura quindi come tecnologia abilitante per la messa in opera di misure tecniche e organizzative atte a ridurre l’esposizione del personale, tra cui le seguenti:
- schermature: proteggere le sorgenti di radiazioni con barriere adeguate;
- distanza: aumentare la distanza tra la sorgente di radiazione e il lavoratore;
- tempo: ridurre il tempo di esposizione alle radiazioni.
Più ancora delle misure tecniche, a fare la differenza è la definizione di procedure sicure e la formazione del personale.
In questo scenario, è facile capire come per le aziende sia essenziale il coinvolgimento di un professionista esterno con competenze verticali, l’Esperto di Radioprotezione, in grado di fornire una consulenza completa circa l’implementazione di sistemi di dosimetria.
L’EDR possiede infatti una conoscenza approfondita dei principi della radioprotezione, della fisica delle radiazioni e della dosimetria. Le sue competenze gli permettono di valutare i rischi ed elaborare un piano di radioprotezione aziendale completo e organico, comprensivo della sorveglianza fisica e dosimetrica dei lavoratori esposti.
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