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Il ruolo dell’esperto di radioprotezione nelle aziende

La figura dell’esperto di radioprotezione è di importanza centrale in aziende di vari settori. 

Eppure la funzione e gli obiettivi di questo professionista sono spesso poco chiari; più ancora, sono poco chiari i potenziali vantaggi per le aziende che scelgono di affidarsi al professionista giusto.

Ne parliamo in questo articolo!

Cosa fa l’esperto di radioprotezione

L’esperto di radioprotezione (EDR) è una figura chiave all’interno delle aziende che operano con materiali o processi che comportano l’emissione di radiazioni ionizzanti; ha quindi un ruolo fondamentale nella prevenzione dei rischi radiologici e nel garantire la sicurezza degli operatori e dell’ambiente di lavoro.

Inoltre effettua la valutazione di radioprotezione e fornisce indicazioni al datore di lavoro sull’attuazione dei compiti da adempiere. 

Definire l’esperto di radioprotezione solo come un tecnico specializzato nella gestione delle radiazioni ionizzanti sarebbe riduttivo: deve infatti possedere una solida formazione scientifica e tecnica, compresa una conoscenza approfondita delle normative e delle linee guida in materia di sicurezza radiologica.

Le competenze dell’esperto di radioprotezione includono:

  • valutazione dei rischi radiologici;
  • pianificazione e implementazione di misure di prevenzione e protezione; 
  • gestione dei dispositivi di monitoraggio delle esposizioni radiologiche;
  • formazione del personale;
  • aggiornamento normativo e tecnologico

L’obiettivo principale dell’EDR è garantire che le attività che coinvolgono radiazioni ionizzanti siano svolte in conformità alle normative di sicurezza, minimizzando l’esposizione delle persone e riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente

Figura dell’esperto di radioprotezione

La figura dell’Esperto di Radioprotezione effettua l’esame e la verifica delle attrezzature, dei dispositivi di protezione e dei mezzi di misura, e in particolare:

  •  procede all’esame preventivo e rilascia il relativo benestare, dal punto di vista della sorveglianza fisica della radioprotezione, dei progetti di installazioni che comportano rischi di esposizione, dell’ubicazione delle medesime all’interno dello stabilimento in relazione a tali rischi, nonché delle modifiche alle installazioni che implicano rilevanti trasformazioni delle condizioni, delle caratteristiche di sicurezza, dei dispositivi d’allarme, dell’uso o della tipologia delle sorgenti;
  • effettua la prima verifica, dal punto di vista della sorveglianza fisica, di nuove installazioni e delle eventuali modifiche apportate alle stesse;
  • esegue la verifica periodica dell’efficacia dei dispositivi e delle procedure di radioprotezione; 
  • effettua la verifica periodica delle buone condizioni di funzionamento degli strumenti di misurazione; 
  • effettua la verifica di conformità degli strumenti di misura ai requisiti del D.lgs. 101/2020 
  • effettua una sorveglianza ambientale di radioprotezione nelle zone controllate e sorvegliate, e, ove appropriato, nelle zone con esse confinanti; 
  • procede alla valutazione delle dosi e delle introduzioni di radionuclidi relativamente ai lavoratori 
  • verifica che il personale impieghi in maniera corretta gli strumenti e i mezzi di misura e svolga le attività delegate secondo le procedure definite; 
  • svolge l’attività di sorveglianza sullo smaltimento dei materiali che soddisfano le condizioni di allontanamento previste; assiste, nell’ambito delle proprie competenze, il datore di lavoro:
  • nella predisposizione dei programmi di sorveglianza individuale nonché nella individuazione delle tecniche di dosimetria personale appropriate; 
  • nella predisposizione del programma di garanzia della qualità finalizzato alla radioprotezione dei lavoratori e degli individui della popolazione, attraverso la redazione di procedure e istruzioni di lavoro che rendano efficace ed efficiente l’organizzazione radioprotezionistica adottata; 
  • nella predisposizione del programma di monitoraggio ambientale connesso all’esercizio della pratica; 
  • nella predisposizione delle procedure per la gestione di rifiuti radioattivi
  • nella predisposizione delle procedure di prevenzione di inconvenienti e di incidenti;
  •  nella pianificazione e risposta nelle situazioni di emergenza
  • nella definizione dei programmi di formazione e aggiornamento dei lavoratori;
  •  nell’esame e nell’analisi degli infortuni, delle situazioni incidentali e nell’adozione delle azioni di rimedio appropriate;

Affinché gli scenari sopra descritti siano funzionali e adeguati per ogni condizione lavorativa risulta fondamentale l’impiego dei piani di radioprotezione per l’ottimizzazione dei processi lavorativi e per ottenere il miglior scenario di lavoro possibile.

esperto di radioprotezione che sorveglia il lavoro.
Esperto qualificato

Piano di radioprotezione: progettazione e implementazione

L’elaborazione di piani di radioprotezione è un processo essenziale per garantire la sicurezza e la protezione degli operatori e dell’ambiente in cui si svolgono attività che comportano l’uso di radiazioni ionizzanti. 

La prima fase consiste nell’identificare e valutare i potenziali rischi associati alle attività radiologiche. Questo include la valutazione delle sorgenti di radiazioni, la quantificazione delle dosi di esposizione previste e l’analisi dei potenziali scenari di esposizione.

Molto importante è garantire che il personale sottoposto a lavorazioni di questo tipo sia idoneo alla mansione e classificato secondo normativa.

Successivamente, vengono progettate e implementate misure di prevenzione e protezione appropriate. Questo può comprendere la definizione di procedure operative standard, l’adozione di barriere di protezione fisica, l’implementazione di sistemi di monitoraggio delle esposizioni e l’addestramento del personale.

Monitoraggio delle esposizioni radiologiche: dosimetria e valutazione dei dati

Abbiamo visto come la rilevazione e analisi dei dati ambientali sia alla base delle attività svolte dall’EDR.

Il monitoraggio delle esposizioni radiologiche è quindi una componente fondamentale della radioprotezione,  che si basa sull’utilizzo di strumenti di dosimetria e sulla valutazione dei dati raccolti.

La dosimetria è una branca della fisica che si occupa del calcolo e della misura della dose assorbita dalla materia quando sottoposta sia alle radiazioni ionizzanti sia alle radiazioni non ionizzanti.

Questa disciplina si basa sulla tecnica utilizzata per misurare e registrare le dosi di radiazioni assorbite da un individuo durante l’esecuzione delle sue mansioni. Questo può avvenire attraverso l’uso di dosimetri personali, come i dosimetri a film, termoluminescenti o elettronici, che vengono indossati dai lavoratori e successivamente letti per ottenere informazioni sulle dosi assorbite. La lettura dei dosimetri individuali deve essere effettuata da un servizio di dosimetria riconosciuto. Le radiazioni esterne, come per esempio quelle emesse da un impianto a raggi X, possono essere misurate mediante dosimetri o con misure ambientali. Qualora vi sia il pericolo di ingerimento di sostanze radioattive, vengono eseguite misurazioni direttamente sul corpo (total body counter) ed eventualmente ne vengono eseguite anche su escreti. 

Una volta raccolti i dati dosimetrici, è necessario effettuare una valutazione approfondita per comprendere l’impatto delle esposizioni radiologiche. Questa valutazione inizia con la comparazione dei valori dosimetrici con i limiti di esposizione consentiti, l’identificazione delle aree di rischio e, dove necessario, l’implementazione di misure correttive.

Il monitoraggio delle esposizioni radiologiche fornisce informazioni preziose per valutare l’efficacia delle misure di radioprotezione adottate e apportare eventuali modifiche o miglioramenti. Inoltre, consente di identificare le aree in cui sono richieste ulteriori azioni di prevenzione per garantire un ambiente di lavoro sicuro e proteggere la salute degli operatori.

Formazione e informazione del personale: sensibilizzazione e addestramento

La formazione e informazione del personale sono tra gli strumenti più efficaci a disposizione dell’esperto di radioprotezione, e consentono al personale di comprendere i rischi associati alle radiazioni e di adottare le misure di protezione adeguate.

La sensibilizzazione può includere la conoscenza dei diversi tipi di radiazioni, delle sorgenti radioattive presenti nell’ambiente di lavoro e delle normative di sicurezza applicabili.

L’addestramento, invece, fornisce al personale le competenze pratiche necessarie per lavorare in modo sicuro con le radiazioni. Ciò può comprendere l’utilizzo corretto degli strumenti di dosimetria, delle attrezzature di protezione individuale e dei dispositivi di sicurezza. Inoltre, il personale deve essere addestrato sulle procedure di emergenza in caso di incidente radiologico e sull’uso corretto delle misure di prevenzione, come la schermatura e il controllo delle radiazioni.

La formazione del personale deve essere continua e aggiornata in base alle nuove tecnologie e alle normative vigenti: anche per questo, la figura dell’EDR deve diventare una presenza “regolare”, in grado di affiancare datore di lavoro e personale nel breve e lungo termine.

esperto di radioprotezione per radiazioni ionizzanti
Esperto di radioprotezione – Atlas Services

Aggiornamento normativo e tecnologico: adattamento alle evoluzioni del settore

Come abbiamo detto, l’EDR ha anche il compito di aiutare le aziende a restare al passo con gli aggiornamenti di legge relativi alla sorveglianza fisica della radioprotezione, in modo di adattarsi ai progressi scientifici e tecnologici e di garantire un livello adeguato di protezione.

Nel concreto, questo si traduce nella revisione dei protocolli di sicurezza, l’adeguamento delle attrezzature e l’implementazione di nuove metodologie di lavoro. 

Parallelamente all’aggiornamento normativo, è importante tenere il passo con le nuove tecnologie e metodologie nel settore della radioprotezione. I progressi tecnologici offrono strumenti sempre più avanzati per la misurazione delle radiazioni, il monitoraggio delle esposizioni e la gestione dei rischi. 

Parliamo quindi di attività che richiedono un impegno continuativo nell’aggiornamento delle competenze professionali, anche tramite la partecipazione a corsi di formazione specifici, conferenze e workshop

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