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Dosimetria: cos’è e quando si usa nelle aziende

Il termine “dosimetria” viene spesso associato all’ambito della fisica accademica, ma indica anche un insieme di attività e procedure che riguardano tutte le aziende che sfruttano tecnologie basate su radiazioni ionizzanti.

Cosa prevedono le procedure di dosimetria in ambito aziendale? 

E come si colloca, in questo contesto, la figura dell’esperto di radioprotezione?

In questo articolo proponiamo una risposta dettagliata su queste e altre domande.

Dosimetria: definizione e obiettivi

La dosimetria è una disciplina fondamentale nel campo della sicurezza sul lavoro e della protezione dalle radiazioni, in quanto concerne appunto la misurazione e valutazione dell’esposizione delle persone e dell’ambiente alle radiazioni ionizzanti, al fine di garantire livelli accettabili di sicurezza.

Attraverso l’utilizzo di strumenti e tecniche specifiche, la dosimetria fornisce informazioni precise sulla dose di radiazione assorbita da un individuo o da un ambiente. Questi dati consentono di monitorare l’esposizione alle radiazioni, identificare potenziali rischi per la salute e adottare le adeguate misure di protezione. 

L’obiettivo principale è quindi mantenere l’esposizione alle radiazioni al di sotto dei limiti di sicurezza stabiliti dalle normative nazionali e internazionali. In questo modo, si preserva la salute dei lavoratori, si riducono i rischi di malattie correlate e si promuove un ambiente di lavoro sicuro.

Inoltre, le procedure di dosimetria consentono di raccogliere dati oggettivi e documentati in caso di controversie o richieste legali riguardanti l’esposizione alle radiazioni, costituendo una base solida per la gestione della responsabilità aziendale e contribuendo a garantire la conformità alle normative di sicurezza.

esperto di radioprotezione per radiazioni ionizzanti
Esperto di radioprotezione – Atlas Services

Tipologie di dosimetria utilizzate nelle aziende

Nel contesto aziendale, esistono diverse tipologie di dosimetria. Di seguito vediamo le principali categorie.

  • Dosimetria personale. La dosimetria personale è una delle metodologie più utilizzate nelle aziende; prevede l’utilizzo di dosimetri individuali, come i dosimetri a termoluminescenza (TLD) o i dosimetri a lettura diretta (OSL), che vengono indossati dai lavoratori durante l’esecuzione delle loro attività. Questi dispositivi registrano la dose di radiazioni assorbita dal lavoratore nel corso del tempo e forniscono una valutazione personalizzata dell’esposizione. 
  • Dosimetria ambientale. Questa tipologia di dosimetria prevede il posizionamento di dosimetri in punti strategici dell’ambiente di lavoro al fine di valutare l’esposizione media delle persone presenti nell’area. La dosimetria ambientale fornisce informazioni importanti sul livello di radiazioni presenti nell’ambiente di lavoro e consente di individuare eventuali fonti di esposizione. 
  • Dosimetria operativa. Questa tipologia viene impiegata per monitorare l’esposizione durante specifiche attività o procedure che comportano un rischio di radiazioni elevato. Questo tipo di dosimetria permette di valutare la dose assorbita in tempo reale o quasi, fornendo informazioni immediate sul livello di esposizione durante l’esecuzione di compiti specifici.
Dosimetria personale: dosimetro a termoluminescenza
Dosimetro a termoluminescenza – Crediti: Suva

Complessivamente, l’utilizzo di diverse tipologie di dosimetria consente alle aziende di valutare in modo accurato e completo l’esposizione alle radiazioni e di adottare le adeguate misure di protezione

Normative e regolamenti sulla dosimetria nelle aziende

A livello internazionale, l’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) ha stabilito la norma ISO 27048:2011 che fornisce linee guida sulla gestione delle dosimetrie individuali. Questo standard definisce i requisiti per la calibrazione e la validazione dei dosimetri, la registrazione dei dati e l’interpretazione dei risultati.

A livello nazionale, diversi paesi hanno emesso normative specifiche sulla dosimetria. Ad esempio, nell’Unione Europea, la direttiva 2013/59/Euratom stabilisce le disposizioni fondamentali per la protezione contro le radiazioni ionizzanti. Questa normativa sottolinea l’importanza della dosimetria personale e ambientale per valutare l’esposizione e stabilisce limiti di dose e criteri per la valutazione dei risultati.

L’osservanza di queste normative e regolamenti è fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori e il rispetto degli standard di protezione. Le aziende sono tenute ad adottare misure appropriate per l’uso corretto della dosimetria, tra cui l’acquisizione di dosimetri conformi agli standard di qualità, la calibrazione periodica dei dispositivi e l’archiviazione adeguata dei dati.

Leggi anche: Normativa su radiazioni ionizzanti: cose da sapere

Ruolo dell’esperto di dosimetria e delle aziende specializzate

In questo scenario, il ruolo dell’esperto di radioprotezione (EDR) riveste un’importanza fondamentale, in ottica di sicurezza e di rispetto delle normative. Questa figura si occupa di pianificare, implementare e valutare le procedure di dosimetria all’interno delle aziende, svolgendo compiti che comprendono la scelta e la gestione dei dosimetri utilizzati per monitorare l’esposizione alle radiazioni. 

Allo stesso modo, l’EDR è responsabile della calibrazione periodica dei dosimetri, della raccolta dei dati e della loro interpretazione. Sulla base dei risultati ottenuti, fornisce raccomandazioni per migliorare la sicurezza e ridurre l’esposizione alle radiazioni.

Supervisione dell'EDR di Atlas Services durante il prelievo di campioni da strisce.
Supervisione dell’EDR durante prelievo campioni – Atlas Services

Il professionista affianca quindi l’azienda nella registrazione, conservazione e archiviazione delle informazioni relative all’esposizione dei lavoratori alle radiazioni. L’azienda deve garantire l’accessibilità e l’integrità dei dati, oltre a rispettare le normative e i regolamenti in materia di privacy e sicurezza delle informazioni.

Azioni correttive e prevenzione basate sui dati dosimetrici

Come abbiamo visto, uno dei compiti principali dell’esperto di radioprotezione è affiancare l’azienda nella pianificazione di azioni correttive e preventive basate sui dati dosimetrici raccolti.

Quando i dati evidenziano situazioni di rischio, è necessario identificare le cause dell’elevata esposizione e intraprendere azioni correttive specifiche per ridurre l’esposizione a livelli accettabili. Queste azioni possono includere l’implementazione di nuove misure di protezione, la revisione dei processi di lavoro o l’addestramento dei lavoratori per ridurre l’esposizione.

Le azioni preventive, invece, si basano sul monitoraggio regolare e sistematico dei dati dosimetrici. Attraverso l’analisi dei dati, è possibile identificare tendenze, anomalie o situazioni di rischio potenziale: questo consente di adottare misure anticipatorie, come l’implementazione di procedure di lavoro sicure, l’adeguamento delle protezioni o l’aggiornamento delle pratiche di sicurezza.

L’utilizzo dei dati dosimetrici per le azioni correttive e preventive richiede un monitoraggio continuo e una valutazione accurata. Ecco perché è fondamentale che le aziende adottino sistemi di registrazione e archiviazione affidabili per i dati dosimetrici, nonché procedure per l’analisi e l’interpretazione dei dati. Inoltre, la formazione del personale sull’importanza dei dati dosimetrici e sulle azioni da intraprendere è fondamentale per garantire l’efficacia delle misure correttive e preventive.

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