La normativa sulle radiazioni ionizzanti è un insieme di leggi, regolamenti e direttive che definiscono le regole per la protezione e la salvaguardia della salute delle persone e dell’ambiente. 

Si tratta di un regolamento fondamentale, in quanto fornisce le indicazioni necessarie a gestire tutte le attività che implicano l’utilizzo di radiazioni ionizzanti, in sicurezza e nel rispetto della Legge.

In questo articolo proponiamo una panoramica sull’argomento, con informazioni utili per le aziende.

Introduzione alla normativa sulle radiazioni ionizzanti

In Italia, la normativa di riferimento è rappresentata principalmente dal Decreto Legislativo n. 101/2020, dalla Legge 1860 del 1962 , dalle direttive del  Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e per la Radioprotezione (ISIN) e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Inoltre, l’Italia aderisce alle convenzioni internazionali e alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.

La normativa sulla radioprotezione si basa sul principio di precauzione e sulla necessità di limitare l’esposizione alle radiazioni ionizzanti al di sotto dei limiti di dose stabiliti. Allo stesso modo, la normativa definisce anche i criteri per il controllo e la valutazione dell’esposizione, le regole per la formazione del personale addetto e la gestione dei rifiuti radioattivi.

Aziende e settori coinvolti

I dettagli della normativa specifica in materia di radiazioni ionizzanti riguardano diversi contesti aziendali. Di seguito alcuni esempi.

• Medicina: le radiazioni ionizzanti vengono utilizzate per la diagnosi e il trattamento di alcune patologie, come il cancro, o per la sterilizzazione di componenti e attrezzature.
• Industria manifatturiera: le radiazioni possono essere utilizzate nella produzione di prodotti come i semiconduttori o per l’essicazione di inchiostri e vernici o per la modifica delle caratteristiche meccaniche dei materiali (crosslinking)
• Industria misuratori di spessore o di livello, analisi chimiche, rivelatori di fumo, misuratori di densità
• Controllo qualità: in alcuni settori industriali, come la produzione di materiali da costruzione o la produzione di prodotti farmaceutici, le radiazioni vengono utilizzate per la verifica strutturale delle parti utilizzate.

In tutti questi contesti, è fondamentale adottare le misure di protezione e sicurezza appropriate per ridurre al minimo l’esposizione alle radiazioni e per garantire la sicurezza del posto di lavoro e dell’ambiente circostante. 

Definizione di radiazioni ionizzanti: rischi per la salute

Le radiazioni ionizzanti sono particelle o radiazioni elettromagnetiche che possono provocare l’ionizzazione degli atomi, cioè la perdita o l’acquisizione di elettroni, con conseguente formazione di ioni. 

L’esposizione a questo fenomeno può avere effetti sulla salute, a seconda del tipo e della quantità di radiazioni assorbite. 

Gli effetti acuti possono manifestarsi poco dopo l’esposizione e comprendono la sindrome da radiazione acuta, caratterizzata da nausea, vomito, febbre, diarrea e perdita di capelli. Gli effetti a lungo termine possono manifestarsi anni dopo l’esposizione e comprendono la comparsa di tumori e malattie genetiche.

In questo scenario, possono essere utilizzati strumenti di dosimetria, che misurano la quantità di radiazioni assorbite dal corpo umano. Questi strumenti possono essere indossati dai lavoratori durante l’esposizione alle radiazioni ionizzanti e forniscono informazioni utili per valutare il rischio per la salute e per adottare le misure di protezione appropriate.

La dosimetria è inoltre importante per garantire il rispetto dei limiti di esposizione previsti dalla normativa e per valutare l’efficacia delle misure di protezione implementate dall’azienda. In caso di superamento dei limiti di esposizione, vengono adottate misure correttive per ridurre al minimo il rischio per la salute.

Normativa su radioprotezione e obblighi delle aziende

Le aziende che utilizzano o gestiscono sorgenti di radiazioni ionizzanti sono soggette a specifiche normative che regolamentano l’esposizione dei lavoratori e del pubblico a queste fonti di radiazione. In generale, la normativa prevede che le aziende debbano adottare tutte le misure di protezione necessarie per ridurre al minimo il rischio di esposizione.

Le aziende hanno quindi la responsabilità di valutare il rischio per la salute dei propri lavoratori e di adottare tutte le misure tecniche e organizzative necessarie per prevenire l’esposizione, anche fornendo ai propri lavoratori le informazioni e la formazione di base.

Le aziende sono anche tenute a svolgere attività di monitoraggio, attraverso l’utilizzo di strumenti di dosimetria e l’effettuazione di controlli periodici. In caso di superamento dei limiti di esposizione previsti dalla normativa, le aziende devono adottare misure correttive. 

Ricordiamo infatti che le aziende possono essere ritenute responsabili civilmente e dovranno risarcire i danni causati alle vittime o ai loro familiari. Allo stesso modo, le aziende possono essere perseguite penalmente qualora non abbiano adottato tutte le misure di protezione necessarie per evitare l’esposizione alle radiazioni ionizzanti, o in caso di violazione della normativa in materia.

Perché rivolgersi a un EdR (Esperto di Radioprotezione)

Come abbiamo visto, la normativa specifica in materia di radiazioni ionizzanti è complessa e strutturata. Per le aziende interessate è quindi essenziale potersi avvalere della consulenza EdR di un team specializzato, con le competenze per rispondere a tre principali requisiti:

• mettere al sicuro l’azienda contro i rischi di incidenti e imprevisti;
• tutelare l’azienda contro ripercussioni di carattere legale;
• sviluppare soluzioni che consentano di fare quanto sopra senza interferire con le normali procedure di lavoro.

Con Atlas Services proponiamo esattamente questo tipo di consulenza.

Vuoi maggiori informazioni circa la normativa sulle radiazioni ionizzanti?

Contattaci all’indirizzo [email protected] 

Chiamaci al numero +39 0251824888