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Trasporto di materiale radioattivo: guida per aziende

Il trasporto di materiale radioattivo è un’operazione delicata che deve essere progettata e gestita nel rispetto di regolamenti. Più ancora, deve tenere conto delle caratteristiche dei materiali trasportati, dei mezzi di trasporto utilizzati, del tragitto e di numerose altre variabili.

In questo articolo presentiamo un breve prontuario sulle normative vigenti e sui punti salienti da considerare nella pianificazione del trasporto.

Trasporto di materiale radioattivo: una definizione

Per molte aziende ed enti pubblici – dall’uso medico e industriale alle applicazioni scientifiche e di ricerca – il trasporto di materiale radioattivo è un’attività di importanza cruciale, che può includere il movimento di sostanze contenenti isotopi radioattivi attraverso vie terrestri, aeree o marine.

L’obiettivo, come sempre, è garantire la massima sicurezza per il personale coinvolto, il pubblico e l’ambiente circostante. Sappiamo infatti che i materiali radioattivi, quando non vengono gestiti con la massima attenzione e secondo rigorose norme internazionali, possono comportare rischi significativi. Ne deriva che la corretta classificazione, imballaggio, etichettatura e documentazione sono step fondamentali per prevenire incidenti.

Il trasporto di materie radioattive può essere diviso in due grandi categorie:

  • Trasporti collegati con le attività di impianti nucleari, che coinvolgono materie quali scorie originate dal riprocessamento del combustibile irraggiato, minerali di uranio, polveri di ossido di uranio, esafluoruro di uranio, elementi di combustibile irraggiato o non irraggiato.
  • Trasporti di materiali usati in ambito medico, industriale e di ricerca: sorgenti per prospezioni geologiche, sorgenti per uso diagnostico e terapeutico, sorgenti per controllo di processi industriali, sorgenti in forma speciale per irraggiamento di prodotti e per gammagrafie in campo aperto.

Data la complessità delle procedure in questione, è sempre consigliabile affidarsi a un team di professionisti con tutte le competenze e il know-how per gestire ogni fase del lavoro.

Normative e regolamenti internazionali 

Com’è facile immaginare, le procedure per il trasporto di materiale radioattivo sono regolate da una serie di normative tecniche e amministrative che definiscono gli standard di sicurezza.

In particolare, la normativa è specificata nel “Regolamento per il Trasporto di Materiale Radioattivo” dell’AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica). In questa sede si stabilisce l’obbligo di impiego di contenitori adeguati ai materiali trasportati, in termini di quantità, attività svolte, stato fisico e chimico; tali contenitori devono inoltre assicurare il rispetto dei seguenti parametri:

  • livello di schermaggio delle radiazioni;
  • capacità di contenimento dei materiali;
  • capacità di smaltimento del calore;
  • condizioni di sottocriticità (in caso di materiali fissili).

Quanto sopra, sia in caso di condizioni di trasporto regolare sia in caso di condizioni incidentali (si vedano le norme tecniche di riferimento).

Molto importante anche il GHS (Sistema Globale Armonizzato), che contribuisce a uniformare l’etichettatura dei materiali radioattivi, come anche di altre sostanze pericolose, a livello internazionale.

GHS (Sistema Globale Armonizzato) per il trasporto di materiale radioattivo
Crediti: Freepik

Parliamo di un quadro normativo di grande importanza, essenziale per armonizzare a livello globale le proprie leggi in materia di trasporto radioattivo e, più ancora, per limitare al minimo il verificarsi di incidenti.

Guida al trasporto in sicurezza

Di seguito riportiamo i punti chiave dell’organizzazione dei trasporti di materiale radioattivo.

Documentazione e autorizzazioni

Prima di avviare le operazioni di trasporto, è essenziale ottenere le necessarie autorizzazioni rilasciate dalle autorità competenti. Nello specifico, documentazione relativa alla classificazione del materiale, la quantità di radiazioni emessa, il tipo di imballaggio utilizzato e le procedure di manipolazione e trasporto. 

Imballaggio

La scelta degli imballaggi adibiti al trasporto di materiale radioattivo dipende da svariati parametri, tra cui classe di rischio del materiale, quantità di radiazioni emesse e modalità di trasporto. Costruzione e certificazione degli imballaggi sono specificate dai regolamenti internazionali (vedi sopra).

esperto di radioprotezione per radiazioni ionizzanti
Esperto di radioprotezione – Atlas Services

Procedure di carico e scarico

Durante la fase di carico e scarico di materiale a rischio è necessario attenersi alle linee guida stabilite dai regolamenti: per questo il personale coinvolto deve essere addestrato e formato per manipolare il materiale in modo sicuro, utilizzando DPI e attrezzature adeguate e seguendo le procedure previste. 

team Atlas Services con dispositivi di protezioni individuale
Team Atlas Services con DPI

Monitoraggio e controllo

Gli strumenti di rilevamento e i sistemi di monitoraggio adottati durante il trasporto  consentono di verificare il mantenimento dei livelli di esposizione e di rilevare eventuali fughe di radiazioni. In caso di variazioni impreviste, i sistemi di allarme avvisano immediatamente il personale.

Gestione delle emergenze e piani di contingenza

In caso di incidente durante il trasporto, aziende ed enti pubblici sono tenuti ad avere un piano di contingenza. Questo piano deve essere sviluppato in collaborazione con un EDR (Esperto di Radioprotezione) e deve includere misure mirate a tre principali obiettivi:

  • proteggere le persone e l’ambiente;
  • minimizzare l’esposizione alle radiazioni ionizzanti;
  • ripristinare la situazione alla normalità.

In quest’ottica, il piano di emergenza deve essere progettato a partire dalle specificità dei materiali trasportati e delle modalità di trasporto. Ad esempio, può comprendere sistemi di comunicazione efficace per avvertire le autorità e piani di evacuazione e/o bonifica. 

Il piano di emergenza deve essere testato regolarmente e aggiornato in base alle esigenze.

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