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Radiazioni ionizzanti e sicurezza sul lavoro: informazioni per le imprese

Ad oggi le radiazioni ionizzanti trovano applicazione in svariati contesti e settori, con le più diverse funzionalità. 

Il loro utilizzo è però regolato da una serie di regolamenti in ambito di sicurezza sul lavoro, il cui mancato rispetto può causare problemi da non sottovalutare.

In questo articolo proponiamo una panoramica sull’argomento con le informazioni essenziali per imprenditori e figure responsabili della sicurezza.

Che cosa sono le radiazioni ionizzanti: definizione e caratteristiche

Le radiazioni ionizzanti sono, per definizione, onde elettromagnetiche e particelle capaci di causare, direttamente o indirettamente, la ionizzazione degli atomi e delle molecole dei materiali che attraversano. In pratica, nell’attraversare la materia, queste radiazioni riescono a sottrarre, in virtù della loro energia, elettroni dagli atomi (o molecole) creando così una coppia di particelle cariche

Le radiazioni ionizzanti possono essere di due tipi:  

  • radiazioni di natura corpuscolare, fondamentalmente particelle subatomiche o nucleari dotate di una certa massa e, spesso, di carica elettrica; secondo le leggi della fisica quantistica tali particelle, sebbene siano corpi dotati di massa e quindi di un certo “peso”, possono comportarsi come onde (dando luogo a fenomeni di diffrazione e interferenza) e durante i processi di interazione con la materia possono cedere energia al mezzo attraversato;  
  • radiazioni di natura ondulatoria, chiamate “fotoni”, costituite da particelle di massa nulla e sprovviste di carica elettrica. 

Le radiazioni ionizzanti includono raggi X, raggi gamma, particelle alfa, particelle beta e neutroni. Queste radiazioni sono utilizzate in molti campi, come la medicina, l’industria, l’energia nucleare e in generale nella ricerca scientifica. Tuttavia, possono essere anche fonte di rischio per la salute umana, specialmente se l’esposizione è prolungata o intensa.

Le caratteristiche delle radiazioni ionizzanti sono determinate dalla loro energia e dalla loro capacità di ionizzare le molecole che attraversano. La dose di radiazione viene espressa in sievert (Sv) e tiene conto dell’effetto ionizzante sulla salute umana. 

Esistono diversi contesti in cui, a causa delle attività svolte, i lavoratori sono esposti ai rischi derivante dalla presenza di fonti di radiazioni. Ad esempio, i lavoratori che operano nei reparti radiologia.

Normative e regolamenti

Esistono normative e regolamenti specifici a livello nazionale e internazionale per la protezione dalle radiazioni ionizzanti sul luogo di lavoro.

In Italia, il Decreto Legislativo 230/95 recepisce la direttiva europea 96/29/Euratom sulla protezione della salute dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti. Questo decreto stabilisce i limiti di dose per i lavoratori e per il pubblico, le modalità di monitoraggio dell’esposizione alle radiazioni ionizzanti, le misure di sicurezza e le procedure di emergenza.

Inoltre, l’Autorità di Radioprotezione italiana (ARPANSA) fornisce linee guida e raccomandazioni sulla protezione dalle radiazioni ionizzanti sul luogo di lavoro, compreso il monitoraggio dell’ambiente di lavoro e l’uso di attrezzature di protezione individuale.

A livello internazionale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) hanno sviluppato normative e raccomandazioni per la protezione delle persone esposte alle radiazioni ionizzanti, mentre l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) ha pubblicato linee guida sulla sicurezza nucleare e sulla protezione dalle radiazioni ionizzanti.

Alla luce di quanto sopra, è facile intuire come orientarsi tra le varie normative – e rispettivi aggiornamenti – richieda competenze specifiche e una formazione continua.

Sono infatti le stesse normative a fornire indicazioni specifiche sui provvedimenti da prendere in termini di sicurezza, a cominciare dalle procedure di misurazione delle radiazioni.

Responsabilità dell’impresa in materia di protezione dalle radiazioni ionizzanti

L’utilizzo delle radiazioni ionizzanti in ambito lavorativo può comportare rischi per la salute dei lavoratori e dell’ambiente circostante, pertanto le imprese hanno l’obbligo di adottare misure preventive e correttive per garantire la sicurezza sul lavoro.

In primo luogo, l’impresa deve individuare le fonti di radiazioni ionizzanti presenti sul luogo di lavoro e valutare il rischio correlato. In base ai risultati della valutazione del rischio, l’impresa deve elaborare un piano di protezione dalle radiazioni ionizzanti che preveda, tra le altre cose, l’adozione di misure tecniche e organizzative per ridurre l’esposizione dei lavoratori.

Inoltre, l’impresa deve fornire ai lavoratori informazioni sulle possibili esposizioni alle radiazioni e sulle misure di protezione adottate, nonché formazione adeguata sull’uso dei dispositivi di protezione individuale.

Infine, l’impresa deve monitorare costantemente il grado di sicurezza e verificare l’efficacia delle misure di protezione adottate, apportando eventuali correzioni in caso di necessità.

In caso di mancato rispetto delle normative in materia di protezione dalle radiazioni ionizzanti, l’impresa può essere sanzionata dalle autorità competenti e rispondere di eventuali danni causati ai lavoratori.

Tecniche e strumenti per la misurazione di radiazioni sul luogo di lavoro

La misurazione delle radiazioni ionizzanti sul luogo di lavoro è fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori: come tale, è una procedura obbligatoria per Legge, con caratteristiche che cambiano in base alla tipologia di contesto. 

Tra gli strumenti di misurazione utilizzati ci sono i dosimetri, che possono essere personali o ambientali. 

I dosimetri personali vengono indossati dai lavoratori durante l’orario di lavoro per misurare l’esposizione individuale alle radiazioni ionizzanti. 

I dosimetri ambientali, invece, vengono collocati in luoghi strategici del luogo di lavoro per misurare l’esposizione ambientale alle radiazioni ionizzanti.

Le tecniche di misurazione includono la spettrometria gamma, che permette di rilevare e quantificare la presenza di radionuclidi in un campione, e la radiografia industriale, che utilizza sorgenti di radiazioni ionizzanti per controllare la qualità dei materiali.

È quindi importante che le imprese che operano in settori ad alto rischio di esposizione alle radiazioni ionizzanti siano in grado di dotarsi dei giusti strumenti e utilizzino le tecniche di misurazione appropriate per garantire la sicurezza dei lavoratori e rispettare le normative in materia di radioprotezione.

Azioni preventive e correttive per la sicurezza sul lavoro

Parimenti alle tecniche di misurazione, le azioni preventive e correttive sono essenziali per garantire la sicurezza sul lavoro in presenza di radiazioni ionizzanti.

Le azioni preventive includono la formazione del personale sull’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e sui comportamenti da adottare. È inoltre importante effettuare controlli periodici sulle attrezzature e sui dispositivi di protezione per assicurarsi che siano funzionanti e adeguati alla protezione del lavoratore.

dispositivi di protezione individuale da radiazioni ionizzanti
Team Atlas Services con dispositivi di protezione individuale

Le azioni correttive includono la riduzione delle fonti di radiazioni ionizzanti sul luogo di lavoro attraverso, ad esempio, la sostituzione dei materiali radioattivi con quelli non radioattivi, l’utilizzo di tecniche di lavorazione a basso contenuto di radiazioni ionizzanti e la correzione di eventuali disfunzioni delle attrezzature.

In caso di esposizione accidentale alle radiazioni ionizzanti, è importante attuare immediatamente le procedure di emergenza e informare il personale medico competente. È inoltre necessario registrare tutti gli incidenti e le esposizioni accidentali e avviare un’indagine per identificare le cause e prevenire eventuali ripetizioni.

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