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Radiometria e bonifica ambientale: informazioni utili

La radiometria ambientale è una branca della scienza che si occupa della misurazione e dell’analisi delle radiazioni presenti nell’ambiente. 

Nelle procedure di bonifica, la radiometria è fondamentale per valutare il livello di esposizione alle radiazioni della popolazione e dell’ambiente, nonché per monitorare e gestire situazioni di potenziale contaminazione radioattiva. Di conseguenza, può essere richiesta in una varietà di contesti.

Questo articolo propone una panoramica sull’argomento, con informazioni utili per aziende e imprenditori.

Importanza della radiografia nella bonifica

L’implementazione di tecniche di radiometria nella bonifica ambientale ha l’obiettivo di valutare, monitorare e gestire efficacemente possibili situazioni di contaminazione radioattiva, con informazioni dettagliate sulla presenza e sulla distribuzione delle radiazioni. 

Utilizzando strumenti come rilevatori di radiazioni e spettrometri gamma, gli specialisti possono mappare le aree contaminanti, misurare la quantità e il tipo di radiazioni presenti e individuare i punti critici di diffusione. Queste informazioni sono fondamentali per pianificare e condurre azioni di bonifica mirate ed efficaci.

Più ancora, la radiometria consente di monitorare nel tempo l’efficacia delle operazioni di bonifica, verificando la riduzione dei livelli di radiazioni e garantendo il ripristino della sicurezza radiologica delle aree interessate. 

Per tutte le zone a rischio, l’analisi ambientale tramite radiometria costituisce il principale requisito per una valutazione radiometrica accurata e, di conseguenza, per l’adozione di misure atte a garantire la protezione a lungo termine delle persone e dell’ecosistema.

Strumentazioni e procedure

La bonifica ambientale ha inizio con una caratterizzazione dettagliata dell’area per identificare le fonti di contaminazione e valutarne l’entità. Successivamente, si procede con interventi di contenimento, isolamento e rimozione delle fonti radioattive, adottando tecniche e materiali idonei.

Segue la fase di trattamento, durante la quale si applicano metodi come la stabilizzazione, l’immobilizzazione o la trasformazione chimica delle sostanze radioattive per renderle meno pericolose e più facili da gestire. 

Tra i principali strumenti radiometrici utilizzati troviamo i rilevatori di radiazioni, come i dosimetri e i contatori Geiger-Muller, che consentono di rilevare la presenza e misurare l’intensità delle radiazioni gamma, beta e alfa: diventa così possibile individuare eventuali fonti di contaminazione radioattiva e per analizzare campioni ambientali o materiali.

dosimetro arancione in mano ad una persona. Sullo sfondo un'area di lavoro composta da terreno
Crediti: Freepik

Oltre ai rilevatori portatili, esistono anche sistemi radiometrici fissi utilizzati per il monitoraggio continuo di ambienti critici come impianti nucleari, ospedali, laboratori e siti industriali sensibili. Questi sistemi sono in grado di registrare costantemente i livelli di radiazioni e attivare allarmi in caso di superamento dei limiti di sicurezza.

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Monitoraggio post-bonifica e controllo qualità

Dopo aver completato le operazioni di bonifica, è essenziale eseguire un monitoraggio post-bonifica per garantire la sicurezza continua dell’area. Questa fase coinvolge una serie di attività di controllo finalizzate a verificare l’efficacia degli interventi e a mantenere i livelli di radiazioni entro limiti accettabili.

Il monitoraggio post-bonifica include l’installazione di sistemi di monitoraggio ambientale continuo per rilevare eventuali variazioni nei livelli di radiazione nel tempo. Questi sistemi possono essere composti da dosimetri passivi o attivi, rilevatori fissi o mobili, e strumenti di analisi delle radiazioni.

Oltre al monitoraggio ambientale, è fondamentale eseguire controlli qualitativi periodici per garantire che gli standard di sicurezza siano rispettati. Questi controlli coinvolgono ispezioni visive, misurazioni dirette delle radiazioni, analisi del suolo e delle acque, nonché valutazioni della salute degli operatori e del personale coinvolto.

EDR nelle procedure di bonifica ambientale

In questo scenario, gli Esperti di Radioprotezione progettano e supervisionano le attività di bonifica, identificano le fonti di contaminazione, monitorano i livelli di radiazioni e valutano l’efficacia degli interventi. Tutto questo, in collaborazione con ingegneri, tecnici e personale operativo

Gli EDR hanno inoltre la responsabilità di assicurare la conformità alle normative e linee guida, minimizzando il rischio per l’ambiente e la salute pubblica. La loro expertise garantisce un processo di bonifica completo e in linea con gli standard di sicurezza più elevati.

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